Caviglie gonfie dopo un viaggio: cosa fare?

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Caviglie e gambe gonfie.

Il gonfiore degli arti inferiori, spesso concentrato in caviglie e piedi, accompagna tipicamente i lunghi viaggi in auto o in aereo, ma si tratta di un’eventualità che può interessare qualsiasi situazione di sedentarietà più o meno prolungata: dalla scrivania dell’ufficio, alla sdraio dello stabilimento balneare o delle baita in montagna.

L’occorrenza più comune è comunque durante i viaggi di molte ore. Capita soprattutto durante i voli ma anche in autobus o in treno, malgrado la maggior parte dei treni ci dia la possibilità di alzarci e fare qualche passo, un’azione che allevia il problema.

Viaggio o meno, la causa del gonfiore è quasi sempre da ricercare nella circolazione del sangue che, specialmente quando teniamo le gambe ferme per lunghi periodi, riduce la velocità del suo flusso, causando la ritenzione di liquidi nelle zone periferiche e in particolare negli arti inferiori.

La muscolatura degli arti inferiori riveste un ruolo fondamentale fungendo da vera e propria pompa e aiutando i vasi, in particolare le vene, nel ricircolo sanguigno (ritorno venoso cioè ritorno del sangue privo di ossigeno al cuore e ai polmoni dove verrà riossigenato e ridistribuito).

Ecco perché camminare può essere un valido aiuto per combattere il gonfiore periferico e per lo stesso motivo ecco perché la marcia viene vista come un’attività molto utile, ancor più della corsa, per stimolare attraverso il pompaggio muscolare, il ricircolo venoso.

Al contrario il caldo, la costrizione in abiti o scarpe troppo strette e la disidratazione (si, avete letto bene!) sono alcuni fra gli altri fattori di rischio di una cattiva circolazione a livello periferico e del conseguente gonfiore.

Ecco quindi 4 consigli per prevenire o dare sollievo alle gambe gonfie.
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Fai stretching al polpaccio

Dal momento che è la sedentarietà a causare il problema, la prima misura di prevenzione è senz’altro muovere le parti che sono a riposo, in particolare quelle che ne sarebbero più probabilmente interessate: piedi, caviglie e polpacci.

Le persone in sovrappeso e le donne incinte sono sicuramente più esposte a questo problema.

Come ho spiegato nell’infografica postata sulla mia pagina Facebook, ci sono alcune semplici azioni di prevenzione che possono ridurre notevolmente la possibilità di gonfiore agli arti inferiori e soprattutto attenuare i relativi problemi di circolazione.

Fra di esse, muovere la caviglia gonfia e stirare delicatamente i muscoli del polpaccio è la prima e più importante: specialmente nelle lunghe ore di sedentarietà che caratterizzano i viaggi aerei, muovere periodicamente i piedi è davvero fondamentale.
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Fai un massaggio alle caviglie

Anche un leggero massaggio alle caviglie, compiuto con movimenti lenti e senza stringere troppo forte, può essere di grande aiuto per riattivare la circolazione ed alleviare la ritenzione idrica.

Soprattutto per le donne o per i soggetti a rischio per precedenti episodi, indossare calze elastiche contenitive, che vadano ad effettuare una compressione uniforme su tutto l’arto inferiore o solo sulla parte inferiore della gamba (dal polpaccio in giù, ma senza provocare il cosi detto effetto laccio) è un’altra misura di prevenzione utile.

Allo stesso modo, riposare o dormire con i piedi leggermente sollevati rispetto al resto del corpo, posizionandoli sopra un cuscino, può contribuire a diminuire il gonfiore.

Questo ovviamente non vale solo in viaggio ma anche nella vita di tutti i giorni!

Evitate, invece, di accavallare le gambe: si tratta di una posizione che rende più difficoltoso il ricircolo del sangue e di sicuro peggiorerà il vostro sintomo.
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Fai un pediluvio serale

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Fare un pediluvio non appena è possibile può essere molto efficace per eliminare gonfiore e dolore alla caviglia.

L’acqua non deve essere troppo calda e, anche se serve per rilassarsi, vi suggerisco di non prolungarlo oltre i 15-20 minuti.

Per un maggiore effetto drenante, il mio consiglio è di sciogliere nell’acqua un pugno di sale marino.

L’arma di prevenzione migliore contro il gonfiore ai piedi ed alle caviglie resta comunque l’esercizio fisico.

Abituare il proprio corpo ad un discreto regime di attività fisica, soprattutto costante nel tempo, ci aiuta a migliorare metabolismo, circolazione e più in generale a prevenire molte condizioni patologiche.

Trenta minuti al giorno di attività fisica, modellata secondo le proprie caratteristiche, sono consigliabili a qualsiasi età.
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Bevi tanta acqua

Può sembrare strano a chi non è un “addetto ai lavori” ma la verità è che spesso una cattiva idratazione è alla base della ritenzione idrica.

Bere almeno due litri di acqua al giorno è fondamentale per aiutare i reni a fare il loro lavoro come sarebbe necessario.

Infatti, i reni in caso di una idratazione insufficiente non riescono a filtrare dal sangue le sostanze da eliminare, che spesso si accumulano proprio nelle zone periferiche del corpo.

Un buon accorgimento per valutare se ci si idrata a sufficienza è guardare la composizione delle proprie urine: se sono troppo dense o di colore più scuro del solito, in genere è segno che non beviamo abbastanza.

Non di rado le persone che hanno problemi di ritenzione idrica bevono invece molto caffè e bevande zuccherate o alcoliche, ignorando che le sostanze che esse contengono alterano l’equilibrio fra i liquidi del corpo, per esempio stimolando un’eccessiva diuresi o affaticando ulteriormente i reni.

Infine, anche una dieta troppo ricca di sale può essere causa di un’eccessiva ritenzione di liquidi: evitare di assumere cibi troppo salati quando si è in viaggio o nei giorni immediatamente precedenti è senz’altro una buona idea.

Consumare frutta fresca (meglio se di stagione) o verdure a foglia verde ha invece un favorevole effetto diuretico, oltre ad apportare vitamine e molte altre sostanze fondamentali per l’organismo.
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A domanda, risposta

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