Protesi di caviglia e cartilagine. L’esperienza del team CASCO a Barcellona e Sorrento.

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La sala operatoria

Ieri è stata una giornata impegnativa: 4 interventi di protesi di caviglia nella stessa giornata operatoria.
È una grande soddisfazione vedere, gestire interventi e casi inusuali, con gravi deformità, in modo organizzato e con la sensazione che per il nostro gruppo sia una routine. Ti permette di operare sereno, prevedendo ogni volta il prossimo passaggio ed arrivando al risultato finale nel più breve tempo possibile.
La chirurgia non è una corsa contro il tempo in sala operatoria, ma rendere l’intervento più breve riduce il rischio di complicanze ed il dolore post-operatorio.
Recentemente, nella nostra nuova avventura come gruppo Casco-Piede e Caviglia abbiamo indubbiamente fatto un salto di qualità in termini di organizzazione.
Siamo diventati un “sistema” sempre più efficiente. Infermieri di sala, ferristi, chirurghi: siamo un unico team che lavora insieme per il risultato finale, ognuno sapendo cosa aspettarsi dall’altro.

I chirurghi europei nostri ospiti

Penso sia per questo che ogni giorno in sala operatoria abbiamo richieste di colleghi che da ogni parte d’Europa chiedono di venire a visitare la nostra sala operatoria. I colleghi non vengono solo per vedere come tengo in mano uno strumento o come eseguo un taglio.
Vengono a Milano, nelle sale operatorie della Casco per vedere come sia possibile eseguire tanti interventi, in modo cosi riproducibile.
Ne sono certo: i colleghi vengono a vedere il nostro team!

Il meeting di oggi

Oggi, sono a Barcellona, a portare la nostra esperienza a un importante meeting europeo. Sono seduto e tra qualche minuto dovrò parlare della mia esperienza. Normalmente sono nervoso. In questi momenti, mi assalgono i dubbi, come in una sorta di “ansia da palcoscenico“.
Sarò in grado di comunicare veramente il mio messaggio? Sarà uno scontro tra prospettive diverse o si discuterà sulla novità della nostra prospettiva?
Prima di me, dopo di me, parleranno solo grandi nomi del mio campoPascal Rippstein, Markus Preis. Sono chirurghi che per me hanno sempre rappresentato dei punti d’arrivo, dei maestri lontani!
Ora finalmente mi alzo. Sorrido e sono sereno. È un attimo: sono sul podio pronto a parlare.

La protesi di caviglia

Parlo di quello che mi piace fare: operare le caviglie dei miei pazienti. Ridare loro una caviglia stabile, che si muova e che non abbia deformità.

“Il movimento è vita” (Still).

Spiego come acquisirlo nuovamente: perché sia preferibile eseguire una protesi di caviglia con un accesso laterale, perché l’osteotomia del perone sia un vantaggio e le  novità offerte della protesi resurfacing.
Parlo di come sia possibile correggere una caviglia ridandole il movimento, senza dolore. Scorrono le slide. Tra un disegno e l’altro, tra un’immagine di una radiografia e l’altra è evidente che non è così semplice, se lavori da solo. Anzi, addirittura non è proprio possibile.
Oggi, dopo la mia presentazione, a tutti è chiaro che quello che faccio è possibile, affidabile e riproducibile, perché tutto è rigorosamente al suo posto!
Oggi, tanti colleghi, dopo avermi sentito parlare, mi chiedono di conoscere il Team Casco.

Il team Casco

Ilaria e Laura hanno imparato a conoscermi. Anticipano ogni mia richiesta e mi seguono passo per passo in ogni mio gesto: solo così i tempi si possono ridurre! Livio ha una grande esperienza e si rende conto prima di quando qualcosa è migliorabile. Daniele e Domenico sono lì, quando il mio paziente ha bisogno di aiuto. Ferdinando e Luca, con Oleg formano un team perfetto.
Purtroppo per loro, capiscono poco di calcio: hanno addirittura nostalgia di Gasperini per il loro Genoa! Pare giocasse tanto bene sotto la sua guida. Io, a dire la verità, ho immagini e ricordi diversi. È il Milan di Sacchi che mi manca e questo di Montella proprio non lo digerisco. “Sembra la Sampdoria dell’anno scorso!” Ci si prende in giro, si sorride.
Il clima è sereno, perché ogni cosa è al suo posto!
Loredana coordina tutto questo.
È grazie a lei se io posso occuparmi, davvero e solo, di fare il chirurgo. Magicamente, grazie a lei, ho ancora più tempo da dedicare ai miei pazienti e alla nostra ricerca scientifica!
Così è semplice migliorarsi, grazie!

Domani a Sorrento: la cartilagine

La cornice ed il tema cambieranno. Sarò a Sorrento a parlare della nostra esperienza in ricostruzione cartilaginea.
Un tema per cui abbiamo proposto con successo e pubblicato una nuova tecnica mini-invasiva (AMIC a AT-AMIC), un tema su cui la nostra ricerca procede a spron battuto!
Parlerò a fianco di Ferkel, il più grande esperto americano sul tema. Si tratta di argomenti diversi,  ma ancora una volta questi risultati sono possibili solo grazie al team che siamo!

Ragazzi sabato saremo di nuovo insieme a Milano, per i nostri pazienti!

Nei prossimi mesi avremo tanti chirurghi interessati ad imparare la protesi.
Verrano ovunque dall’Italia e dall’Europa.
Verranno per vedere come lavora il Team Casco. Il mio bisturi è solo uno dettaglio.
Grazie, ci vediamo sabato!

Per l’immagine degli attrezzi da sala si ringrazia: Robert Kneschke / Shutterstock.com

A domanda, risposta

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