E’ passato un anno preciso dal Foot and Ankle Meeting Alumni Reunion di Vail, puntualmente organizzato da Mark Myerson ogni due anni!
Ricordo perfettamente il clima che regnava al Mercy Hospital: tutti pronti per i preparativi, senza dimenticare di noleggiare sci e scarponi!
Ebbene si, perchè questo è un meeting molto speciale che solo Mark può organizzare in questo modo straordinario!
Ogni due anni viene infatti scelta una località’ sciistica diversa in Colorado e tutti gli ex fellows di Mark, tra cui nomi ormai divenuti rilevanti quasi come quello del proprio maestro, si riuniscono per questo splendido appuntamento che unisce la voglia di aggiornarsi a quella dello stare insieme e… dello sciare insieme!
Il meeting è infatti organizzato in modo che si possa usufruire degli impianti sciistici: dalle 6.30 del mattino alle 10 ci si riunisce per la discussion dei casi e l’esposizione dei vari topics cosi come dalle 16 alle 20, mentre nella restante parte della giornata si scia e come si scia!
Credetemi le piste in Colorado sono fantastiche e Vail è forse una delle località più apprezzate!
Ma non e’ finita qua! Vorrete mica sprecare tempo a vestirsi in stile congressuale con abito e cravatta?! Al congresso si va direttamente in tuta da sci e guai a chi trasgredisce!
Davvero un meeting unico!
Non bisogna pero’ farsi ingannare dall’ambiente goliardico e rilassato: Mark Myerson ha fatto scuola e negli USA è uno dei chirurghi del piede e della caviglia più rilevanti.
Il livello delle relazioni al meeting quindi è davvero molto elevato. Non vi è tema che non venga trattato: dall’alluce valgo e le sue complicanze, alle deformita’ di meso e retropiede senza dimenticare la protesica di caviglia!
Partiamo dal principio. Il viaggio verso Vail non e’ stato sicuramente dei piu semplici, fatta tappa a Denver un pulmino mi ha portata direttamente all’albergo in tempo per la cena di inizio meeting.
E’ stato come partecipare ad un’opera teatrale! Presentazioni di eloquio e prese in giro, riconoscimenti e battute, foto di chirurghi serissimi in sala operatoria seguite da scatti rubati ridicoli e spiritosi, hanno movimentato la serata che è stata, più che una cena congressuale, una vera festa di inizio.
Il mattino seguente in tuta da sci mi sono presentata nella sala principale e finita la prima sessione, via sulla neve con i fellows e Mark, maestro anche sugli sci, che tentava in ogni modo di metterci in difficolta’ tra un fuori pista e l’atro!
Al rientro nella sala congressuale però, nonostante la tuta e la neve ancora addosso, tutta l’attenzione era focalizzata sui casi e sulle discussioni sempre accese ed accativanti, indipendentemente dall’ora o dalla stanchezza fisica.
Purtroppo quest’anno l’alumnus meeting non ci sara’ in quanto organizzato ogni due anni. Non vedo l’ora di riviverlo insieme a tutti i fellows che, come me, lo aspettano con ansia!